I concerti a Londra e la morte improvvisa (2009)

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  1. MichelleJosephineJackson
     
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    I concerti a Londra e la morte improvvisa (2009)



    Il 5 marzo 2009, Michael Jackson ha tenuto una conferenza stampa all'O2 Arena di Londra (alla quale erano presenti oltre 2.000 fans), in cui aveva annunciato di aver programmato una decina di concerti all'O2 Arena stessa nel luglio successivo. Michael aveva inoltre affermato che si sarebbe trattato del final curtain call come dichiarò nella conferenza stampa indetta a fine maggio, ovvero le sue ultime esibizioni. Con queste parole non si era capito bene se il cantante non avrebbe più partecipato a concerti in generale o se si riferisse alla sola Londra, in ogni caso si erano generati parecchi dibattiti tra i giornalisti. Non vi erano stati ulteriori annunci da parte di Jackson se non un "ci vediamo a luglio" e se ne era andato. Nel maggio dello stesso anno si era sparsa la notizia, resa pubblica dal The Sun e ripresa dal Corriere della Sera, che il cantante soffrisse di un tumore alla pelle[121].
    Il 25 giugno 2009 Michael Jackson è morto nella villa che aveva preso in affitto, al numero 100 di North Carolwood Drive a Holmby Hills, Los Angeles. Intorno alle 12.00 il suo medico personale scopre che la popstar non respirava, e attua la rianimazione cardio-polmonare. Alle 12.21 viene chiamato il 911. I paramedici del Los Angeles Fire Department giungono alle 12.28. Il loro tempestivo intervento per trasferirlo alla clinica dell'UCLA Medical Center, la clinica ospedaliera dell'Università della California non basta. Lì infatti i tentativi di rianimazione falliscono e alle 14:26 (ora americana), corrispondenti alle 23.26 ora italiana, il cantante è stato ufficialmente dichiarato morto per arresto cardiaco, dovuto ad un'overdose di Propofol, medicinale adoperato dal medico Conrad Murray per aiutare l'artista a combattere l'insonnia ma che in medicina viene utilizzato per anestetizzare i pazienti prima di un intervento chirurgico, sotto monitoraggio costante. A contribuire, ma non correlato all'immediata causa di morte, è l'effetto delle benzodiazepine, anch'esse presenti nel suo corpo, come risulta dall'autopsia.
    Essa ha però rilevato che Jackson era in condizioni di salute abbastanza buone al momento del decesso e inoltre ha confermato una volta per tutte che il cantante soffriva di vitiligine[74]. Fonti vicine alla famiglia hanno riportato che negli ultimi giorni Michael era sotto stress per i 50 concerti che avrebbe dovuto tenere a Londra[122]. Sempre secondo persone vicine a Jackson, il cantante assumeva eccessive quantità di pillole quotidianamente, addirittura più di 40 xanax al giorno[123].

    Anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha voluto mandare le proprie condoglianze scrivendo una lettera alla famiglia Jackson[124]. In seguito, il 7 luglio, allo Staples Center di Los Angeles, si è svolta una commemorazione pubblica con la presenza di circa 18.000 fan estratti a sorte alla lotteria, amici e parenti;[125] il 3 settembre successivo venne organizzata una cerimonia funebre in forma privata al Forest Lawn di Los Angeles, il cimitero delle celebrità, dove il corpo di Jackson si trova tuttora. Nel testamento redatto nel 2002, Michael Jackson ha affidato i suoi tre figli alla madre, la settantanovenne Katherine. È quanto emerso dal documento presentato in tribunale a Los Angeles, in cui l'artista nomina la collega e amica Diana Ross come tutrice, qualora sua madre non fosse in grado di prendersi cura dei tre ragazzi. Al momento della morte, Jackson era indebitato per oltre 400 milioni di dollari, accumulati negli ultimi anni in cui il cantante ha dovuto affrontare enormi spese[126][127]. L'insieme dei beni di Michael, è stato valutato a oltre 500 milioni di dollari per le quote di diritti detenuti dal Re del Pop sul catalogo dei Beatles e di altri artisti, oltre alla proprietà delle sue canzoni stimata al valore di 75 milioni di dollari. In seguito alle pubblicazioni postume alla morte, l'entourage del cantante ha riscontrato guadagni per oltre 90 milioni di dollari. L'intero patrimonio è stato affidato alla fondazione Michael Jackson Family Trust[128].
    Nelle 3 settimane successive alla morte, sono stati venduti in tutto il mondo oltre 9 milioni di copie dei suoi album[129]. Le vendite dei suoi dischi hanno superato gli 8.2 milioni di copie negli Stati Uniti e le oltre 29 milioni di copie in tutto il mondo[130] e hanno fatto di Jackson l'artista più venduto del 2009.
     
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