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the.arbiter.
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La coscienza si esprime attraverso la creazione. Questo mondo in cui viviamo è la danza del Creatore. I ballerini vanno e vengono in un batter d’occhio, ma la danza è eterna. Spesso mentre ballo mi sento come se fossi stato toccato da qualcosa di sacro. In quei momenti sento il mio spirito librarsi e diventare un’unica cosa con tutto ciò che esiste. Divento le stelle e la luna. Divento l’amante e l’amato. Divento il vincitore e lo sconfitto. Divento il padrone e lo schiavo. Divento il cantante e la canzone. Divento il saggio e il sapere. Continuo a danzare e poi, c’è solo l’eterna danza del divenire. Il creatore e la creazione si fondono in un’unica entità di gioia. Io continuo a danzare e a danzare… e ancora a danzare, fin quando non c’è altro che… la danza.
BAMBINO MAGICO
C’era una volta un bambino libero
Nel profondo del suo cuore, sentiva l’ilarità
L’allegria e il divertimento della natura in festa
Non era tormentato dal pensiero del futuro
Bellezza e amore erano le uniche cose che vedeva
Sapeva che la sua forza era il potere di Dio
Era così sicuro, che lo consideravano matto
Questo suo potere di innocenza, compassione, luce
Spaventava i sacerdoti e creava panico
Cercarono in infiniti modi di distruggere
Questa misteriosa forza che non erano in grado di controllare.
In infiniti modi cercarono di annientare
La sua fiducia così semplice, la sua sconfinata gioia
La sua invincibile corazza era uno scudo di felicità
Niente poteva intaccarla, nessun astio, nessun sibilo
Il ragazzo rimaneva in uno stato di grazia
Non era confinato in limiti di tempo o spazio
In sogni dai mille colori, scherzava e giocava
Mentre recitava la sua parte, rimaneva nell’Eternità
Vennero veggenti e furono annunciate fortune
Alcuni furono inquietanti, altri chiari
Nell’annunciare questo bambino, questa sconcertante creatura
Egli non aveva niente in comune con il resto del mondo
È reale? È così strano
La sua natura così imprevedibile non conosce limiti
Ci disorienta. È sincero?
Qual è il suo destino? Quale il suo fato?
E mentre si consultavano e cospiravano
Di scoraggiarlo con infinite chiacchiere
Di uccidere la sua meraviglia, di calpestarlo
Di bruciare il suo coraggio, di alimentare le sue paure
Il bambino rimaneva semplice, vero
Tutto ciò che desiderava era un’alta montagna
Colorare le nuvole, disegnare il cielo
Oltre queste barriere voleva volare
Nel piano della natura non morire mai
Non fermate questo bambino, lui è il padre dell’uomo
Non sbarrategli la strada, lui è parte del piano
Io sono quel Bambino, ma lo sei anche tu
Hai solo dimenticato, hai solo perso il filo
Nel tuo cuore siede un profeta
Fra i suoi pensieri, può sentire
Una melodia semplice, ma meravigliosamente chiara
La musica della vita, così preziosa, così cara
Se tu potessi anche solo per un istante conoscere
Questa scintilla di creazione, questo squisito splendore
Verresti a ballare con me
Ad accendere questo fuoco e vedremmo
Tutti i bambini della Terra
Tessere la loro magica tela e far rinascere un nuovo
Mondo di libertà senza dolore
Un mondo di gioia, molto più sano
Nel profondo, lo sai che è così
Ritrova quel bambino, è nascosto in te.
WHEN BABIES SMILE
Quando i sognatori sognano e baciano i loro cari
E gli arcobaleni intrecciano e schizzano i colori
Quelli sono momenti splendidamente vivi
Saltiamo il fosso, ci tuffiamo
Nell’abisso
Per un istante siamo sospesi
In quei momenti i bimbi sorridono
Quelli sono momenti in cui il fato si rivela
Niente è impossibile e noi guariamo
Possiamo librarci in volo, possiamo volare
Camminare sul fuoco, navigare il cielo
Alla luce di una stella scintillante
Non vi è distanza, niente è lontano
Quelli sono momenti di innocente astuzia
Nello splendore
Per un istante siamo sospesi
In quei momenti i bimbi sorridono
In quei momenti siamo un’unica cosa con Dio
Tutto è apposto, non c’è niente di anormale
In quieta riflessione
Avvertiamo la nostra perfezione
Siamo la fonte, siamo il crogiolo
Niente può farci male, siamo invincibili
Non vi è peccato, non vi è peccatore
Possiamo solo vincere, abbiamo lasciato il barlume
In beatitudine
Per un istante fluttuiamo
Quelli sono i momenti in cui i bambini sorridono
I regni crollano, perdono le proprie classi
I popoli svaniscono, passano ere
Turbolente bufere devastano mari
Violente uccisioni, malgrado le nostre suppliche
Ma gocce di rugiada scintillano quando i bambini giocano
I tiranni piangono, non vi è niente da distruggere
Le fate danzano e i folletti cantano
Tutti indossano la corona, tutti sono re
Nel Giardino
Per un istante giochiamo
Quelli sono i momenti in cui i bambini sorridono
CHILDREN
Nei loro sorrisi spensierati, i bambini mi mostrano il divino che è in tutti noi. Questa semplice generosità risplende direttamente dai loro cuori. Questo può insegnarci molto. Se un bambino desidera un gelato al cioccolato, lo chiede e basta. Gli adulti si complicano la vita prima di decidere se mangiarlo o no. Un bambino se lo gusta e basta.
Quello che dobbiamo apprendere dai bambini non è l’essere infantili. Stando con loro entriamo in contatto diretto con la profonda saggezza della vita, che è onnipresente e chiede solo di essere vissuta. Ora che nel mondo c’è tanta confusione e disperazione, abbiamo bisogno dei nostri bambini più che mai. La loro naturale saggezza ci indica la soluzione che è nei nostri cuori e aspetta solo di essere riconosciuta.
MAGIC
L’idea che ho della magia non ha molto a che fare con i trucchi o i giochi di prestigio. Tutto il mondo è ricco di magia. Quando una balena emerge dal mare come una montagna appena nata, lo stupore ci lascia senza fiato. Che magia! Ma quando un bambino che muove i primi passi vede il suo primo girino brillare in uno stagno sente la stessa emozione. La meraviglia invade il suo cuore, perché per un istante è riuscito a cogliere la gioia della vita.
Quando vedo le nuvole correre via da una cima innevata, mi viene da gridare “Bravo!”. La Natura, la migliore fra i maghi, ha suscitato un’altra emozione. Ha svelato la vera illusione, la nostra incapacità di stupirci davanti alle sue meraviglie. Ogni volta che il sole sorge, la Natura ripete lo stesso comando: “Guardate!”; la Sua magia è infinitamente generosa, ed in cambio chiede solo di essere apprezzata.
Qual diletto deve provare la Natura quando fa nascere le stelle da gas turbinanti e dal vuoto! Essa le scaglia come lustrini da una cappa di velluto, un miliardo di ragioni valide per svegliarci in pura gioia. Quando apriamo i nostri cuori e apprezziamo tutto ciò di cui essa ci ha fatto dono, la Natura ha il suo compenso. Il suono degli applausi invade l’universo, e lei si inchina.
INNOCENCE
È facile confondere l’essere innocenti con l’essere infantili o ingenui. Tutti noi vogliamo sembrare sofisticati; vogliamo essere sempre ‘in’. Essere innocenti significa essere ‘out’.
Inoltre, nell’innocenza vi è una profonda verità. Quando un bimbo guarda negli occhi della sua mamma, tutto ciò che vede è amore. Appena l’innocenza svanisce, prendono il suo posto problemi più complessi. Crediamo di dover fregare gli altri e adeguarci agli schemi per ottenere ciò che desideriamo. Iniziamo a sprecare un sacco di energia per proteggere noi stessi. E la vita diventa uno strazio. La gente non ha scelta se non essere ‘in’. In quale altro modo può sopravvivere?
Quando ne cogli il vero significato, sopravvivenza significa vedere le cose così come sono e comportandoci di conseguenza. Significa essere aperti. E l’innocenza consiste in questo. Si tratta di essere semplici e fiduciosi come un bambino, non sentenziosi e legati ad un gretto punto di vista. Se si è chiusi in uno schema di pensiero e comportamento, la propria creatività viene bloccata. Si perde la freschezza e la magia del momento. Ritorniamo ad essere innocenti e quella freschezza non ci lascerà mai.
COURAGE
È strano pensare come a volte si può avere coraggio per fare certe cose e non per altre. Quando salgo sul palco di fronte a migliaia di persone, non ho bisogno di essere coraggioso. Mi ci vuole più coraggio per esprimere i miei sentimenti più intimi ad una persona. Quando penso al coraggio, mi viene in mente il Leone Codardo de “Il Mago di Oz”. Scappava in continuazione dai pericoli. Spesso piangeva e tremava di paura. Ma riusciva anche a condividere i suoi veri sentimenti con coloro che amava, anche se non sempre gli riusciva facile.
È per questo che ci vuole veramente coraggio, il coraggio di confidarsi. Esprimere i propri sentimenti non è lo stesso che cedere al cospetto di qualcun altro – è essere aperti e sinceri col proprio cuore, qualsiasi cosa esso dica. Quando si ha il coraggio di aprirsi, sappiamo chi siamo, e lasciamo che gli altri lo vedano. È difficile, perché ci si sente così vulnerabili, così esposti al rifiuto. Ma senza l’autoaccettazione, l0altro tipo di coraggio, quello degli eroi dei film, risulta insignificante. Malgrado i rischi, il coraggio di essere onesti e sinceri con se stessi ci indica la via all’autoriconoscimento. Questo offre ciò che tutti noi desideriamo, una promessa d’amore.
LOVE
Descrivere l’amore è una cosa divertente. È così facile sentire amore e allo stesso tempo così difficile parlarne. È come una saponetta – ce l’hai in mano finché non la stringi troppo forte. Alcune persone passano la loro vita alla ricerca dell’amore, ma lo cercano fuori da se stessi. Credono di doverlo afferrare per averlo. Ma l’amore scivola via come quella saponetta.
Tener con se’ l’amore non è sbagliato, ma bisogna imparare a tenerlo con leggerezza, con dolcezza. Lasciarlo volare quando vuole. Quando gli permettiamo di essere libero, l’amore è ciò che rende l’esistenza viva, gioiosa e nuova. È il succo e l’energia che motiva la mia musica, a mia danza, tutto. Finché ci sarà amore nel mio cuore, sarà ovunque.
HOW I MAKE MUSIC
La gente mi chiede in che modo creo la mia musica. Io rispondo loro che mi ci imbatto. È come capitare in un fiume ed unirsi alla corrente. Ogni momento del fiume ha la sua canzone. Quindi io mi fermo nel momento e ascolto.
Ciò che sento è sempre diverso. Una passeggiata nel bosco produce una canzone leggera e scoppiettante: il fruscio delle foglie nel vento, il cinguettio degli uccelli e lo squittio degli scoiattoli, lo scricchiolio dei ramoscelli sotto i piedi, e il battito del mio cuore li fonde tutti insieme. Quando ci si unisce alla corrente, la musica è dentro e fuori, ed è lo stesso. Finché sarò in grado di ascoltare il momento, farò sempre musica.
ON CHILDREN OF THE WORLD
Dobbiamo curare questo mondo distrutto. Il caos, la disperazione, la spietata distruzione di cui oggi ci rendiamo testimoni sono il risultato dell’alienazione fra la gente e l’ambiente che le circonda. Spesso tale alienazione ha le sue radici in un’infanzia priva di amore. Bambini che non hanno avuto un’infanzia. La mente di un bambino ha bisogno di essere nutrita con il mistero, la magia, la meraviglia e l’entusiasmo. Voglio che il mio lavoro aiuti la gente a riscoprire il bambino che è in noi.
A CHILD IS A SONG
Quando i bambini ascoltano la musica, non si limitano ad ascoltarla. Si fondono con la melodia e seguono il ritmo. Qualcosa dentro di loro spiega le ali – e subito il bambino e la musica diventano un’unica cosa. Anch’io mi sento così in presenza della musica, e nei miei momenti migliori di creatività spesso sono con i bambini. Quando sto con loro, creare musica mi riesce facile come respirare.
Ogni canzone è come un bambino che nutro e al quale do il mio amore. Ma anche se non hai mai scritto una canzone, la tua vita è una canzone. Come potrebbe non esserlo? Onda dopo onda, la Natura ti coccola – il ritmo di ogni alba e ogni tramonto è parte di te, la pioggia che cade tocca la tua anima, e rivedi te stesso nelle nuvole che giocano a prendi-prendi col sole. Vivere significa essere musicali, a cominciare dal sangue che danza nelle tue vene. Tutto ciò che vive ha un ritmo. Se ascolti delicatamente e con attenzione, sentirai la musica.
La senti la tua musica?
I bambini sì, ma una volta cresciuti, la vita diventa un peso, e la musica svanisce sempre di più. A volte siamo così ansiosi che dimentichiamo che il nostro cuore pulsa il messaggio più saggio della vita, un tacito messaggio che dice, “Vivi, sii, muoviti, gioisci – sei vivo!”. Senza il saggio ritmo del cuore, non esisteremmo.
Quando inizio a sentirmi stanco o depresso, i bambini mi ridanno la carica. Mi rivolgo a loro per una nuova vita, una nuova musica. Due grandi occhi scuri mi guardano con tanta intensità, tanta innocenza e dentro di me mormoro, “Questo ragazzino è un cantante”. È un’esperienza talmente vera e diretta che nello stesso istante realizzo di nuovo che anch’io sono una canzone. Sono nuovamente me stesso.
OMBRA ELUSIVA
Sebbene viaggiassi lontano
Le porte della mia anima rimanevano chiuse
Nell’agonia della mortal paura
Non udivo la tua musica
Attraverso le tortuose strade dei sentieri della mente
Reggevo la mia croce nel dolore
Era un viaggio di follia
Di angoscia nata dalla tristezza
Vagavo a destra e a manca
Ad ogni colpo di vento tornavo indietro
In cerca del nettare perduto
Nel mio cuore quello scettro perso da troppo tempo
In tutti quei volti tormentati
Cercavo la mia oasi
In un certo modo ero in una smania ubriaca
Una crudele isteria, una confusione nella mente
Più di una volta cercai di uscirne
Non riuscivo a sbarazzarmi di questa ombra alle mie spalle
Più di una volta nella folla rumorosa
Nell’andirivieni e nel trambusto del baccano
Scrutavo per cercare di vedere le sue tracce
Non riuscivo a perderla in nessun luogo
Fu solo quando ruppi tutti i legami
Dopo l’immobilità di urla strillanti
Nelle profondità di respiri
Nel dolore immaginato di migliaia di menzogne
Tutto ad un tratto ti ho fissato nei tuoi occhi fieri
All’improvviso ho trovato il mio scopo
Quell’ombra sfuggente era la mia anima.
MADRE
Per un tempo sono stato in gestazione
Di prendere forma ho avuto esitazione
Dall’ignoto questa cosmica concezione
Su questa terra una fantastica ricezione
E poi quel fatidico giorno d’agosto
Da te sono venuto al mondo
Con premuroso amore hai nutrito un seme
Al tuo stesso dolore non ha posto riguardo
Non curante di alcun rischio o pericolo
Hai deciso per questo solitario forestiero
Arcobaleni, nuvole, il profondo cielo blu
Volano gli uccellini
Dai frammenti hai creato il mio tutto
Da elementi hai forgiato la mia anima
Madre cara, mi hai dato la vita
Grazie a te, nessun affanno, nessun conflitto
Mi hai dato gioia e posizione
Curandoti di me incondizionatamente
E se mai cambierò questo mondo
È grazie ai sentimenti che hai spiegato
La tua compassione è così dolce e cara
Posso sentire i tuoi sublimi sentimenti
Sento la tua più vaga nozione
La meravigliosa magia di ogni tua amorosa pozione
E ora che sono arrivato così lontano
Incontrato ogni re e sultano
Imbattuto in ogni colore e credo
Di tutte le passioni, ogni avidità
Torno a quella notte stellata
Senza paura di forza o potere
Mi hai insegnato come tener duro e lottare
Per ogni singolo torto o ragione
Ogni giorno di sconforto
Farò tesoro di quel che hai forgiato
Ricorderò ogni tuo bacio
Mai dimenticherò le tue dolci parole
Non importa dove io vada
Sei sempre nel mio cuore, madre mia cara.
QUELL'UNO NELLO SPECCHIO
Volevo cambiare il mondo, così un giorno mi alzai e mi guardai allo specchio.
-"Non c'è più tempo.
La terra sta soffrendo.
I bambini muoiono di fame.
Le nazioni sono divise dall'odio.
L'acqua e l’aria sono inquinate gravemente.
Fa’ qualcosa!”, mi disse l'immagine riflessa nello specchio.
Era tutto un caos, una tragedia, un disastro.
Anch’io la pensavo così.
Non ero forse terrorizzato anch’io, come lui, da tutto ciò?
Il pianeta continuava ad essere sfruttato e gettato via.
Mi venne il panico ad immaginare che alla vita terrestre poteva rimanere una sola generazione.
No mi fu difficile trovare brava gente che, come me, voleva risolvere i problemi del pianeta.
Quando ascoltai le loro proposte, pensai, ‘C’è tanta buona volontà, qui, tanto interesse.
La notte, prima di andare a letto, l’immagine nello specchio aveva lo sguardo serio.
-“Si potrebbe fare veramente qualcosa”, mi disse, “se ognuno facesse la sua parte”.
Ma non tutti fanno la loro parte.
Alcuni la fanno, ma riusciremo a fermare la corrente?
Davvero il dolore, la fame, l’odio e l’inquinamento stavano per essere risolti?
Non bastava desiderare di cambiare il mondo per risolvere i problemi, lo sapevo.
Quando, il mattino dopo,mi alzai, l’immagine nello specchio sembrava confusa.
-“Forse non c’è speranza”, sospirò.
Il suo sguardo si fece ambiguo, poi sollevò le spalle. “Ma io e te sopravviveremo. Almeno noi stiamo bene”.
Mi sentii strano sentendolo parlare così.
Qui c’era qualcosa di molto sbagliato.
Mi venne un sospetto: e se quello nello specchio non fossi io?
Si sente separato da me.
Vede i problemi là fuori, ma non gli interessa se verranno risolti o no.
Lui continua per la sua strada.
Ma io non sono d’accordo, non sento quei problemi là fuori.
Li sento dentro di me.
Un bambino che piange in Etiopia, un gabbiano che si strugge immerso nel petrolio
un gorilla di montagna inseguito dai cacciatori
un giovane soldato che trema di paura sotto il rombo dei caccia
Non avvengono forse anche in me quando vedo e sento queste cose?
La volta successiva, quando guardai lo specchio, l’immagine stava sparendo.
Dopo tutto si trattava solo di un’immagine.
Era la figura di una persona sola, rinchiusa in un assemblato di pelle e ossa.
-“Davvero credevo fossi me?”, iniziai a chiedermi.
Io non sono così separato e spaventato.
Il dolore della vita mi tocca, ma la gioia della vita è molto più forte.
E basterà lei per guarire.
La vita cura la vita, e il meglio che possa fare per la terra è essere il suo figlio amoroso.
L’immagine nello specchio iniziò a vacillare.
Non aveva mai pensato all’amore.
Era molto più facile vedere i problemi, perché amore significa prima di tutto essere onesti con se stessi. Ahi!
-“Amico”, sospirai, “credi che qualsiasi problema possa essere risolto senza amore?”.
-“È forse l'amore più reale del dolore?”, chiese lui
-“Non ne sono sicuro. Ma può darsi. Scopriamolo!”, dissi.
Con un sorriso toccai lo specchio.
“Non dobbiamo essere più soli. Vuoi essere il mio compagno? Sento che sta per iniziare una danza. Vieni”.
L'immagine allo specchio sorrise timidamente.
Iniziava a capire che potevamo essere veri amici.
Potevamo essere più in pace, più amorevoli, più onesti con noi stessi.
Può questo cambiare il mondo?
Penso di sì, perché Madre Terra vuole la nostra felicità e vuole essere amata.
Ha bisogno di gente forte al suo fianco, il cui coraggio nasca dalla consapevolezza di essere una parte di lei, come un bambino ha il coraggio di camminare perché sa che sua madre è pronta a prenderlo.
Quando quell’immagine allo specchio ed io siamo pieni d'amore, non c'è spazio per la paura.
Quando eravamo spaventati e in preda al panico, non riuscivamo più ad amare questa nostra vita e la terra.
E ci separavamo.
E poi, come può qualcuno che è diviso correre in aiuto della terra?
La terra sta cercando di comunicarci i suoi bisogni, ma noi non l’ascoltiamo e finiamo per aver paura.
Una cosa so per certo: quando sono consapevole di essere figlio della terra, non mi sento solo.
Finché so che tutte le cose viventi sono in me, non ho bisogno di appigliarmi alla mia sopravvivenza.
I bambini e il loro dolore, i bambini e la loro gioia.
L’oceano rigonfio sotto il sole, l’oceano che piange petrolio nero.
Gli animali terrorizzati dalla caccia, gli animali che scoppiano di pura gioia di essere vivi.
Questo senso del mondo in me è ciò di cui ho bisogno.
Quello nello specchio ha ancora dei dubbi ogni tanto.
Così io cerco di essere amorevole con lui.
Ogni giorno tocco lo specchio e sussurro, “Oh, amico, sento la danza. Vuoi essere mio compagno? Dai”.. -
AngyMJ.
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ok... mi fermo alla prima poesia.. non ce la faccio ad andare oltre.. troppe lacrime.
Mio Dio.. Michael era proprio così. un bambino.CITAZIONEE mentre si consultavano e cospiravano
Di scoraggiarlo con infinite chiacchiere
Di uccidere la sua meraviglia, di calpestarlo
Di bruciare il suo coraggio, di alimentare le sue paure
Il bambino rimaneva semplice, vero
Le altre continuerò a leggerle un'altra volta.. per ora basta così
Grazie per aver postato. Davvero bellissime.
Grazie ancora.... -
the.arbiter.
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ma ke grazio io lo postate e basta cmq oramai e successo nn si puo tornare indietro (magari) cmq dovresti leggere la posia innocente . -
•Nikit@•.
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CITAZIONESpesso mentre ballo mi sento come se fossi stato toccato da qualcosa di sacro. In quei momenti sento il mio spirito librarsi e diventare un’unica cosa con tutto ciò che esiste. Divento le stelle e la luna. Divento l’amante e l’amato. Divento il vincitore e lo sconfitto. Divento il padrone e lo schiavo. Divento il cantante e la canzone. Divento il saggio e il sapere.
Bellissima questa frase ç_ç
Anche io mi fermo alla prima per adesso ç__ç Grazie per averle postate *_*. -
the.arbiter.
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np xD . -
MichelleJosephineJackson.
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Che uomo eccezionale! Un' anima innocente e leggiadra, in un corpo trafitto dalla sofferenza. Io propongo "SANTO SUBITO"!!!!! . -
•Nikit@•.
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CITAZIONE (MichelleJosephineJackson @ 7/9/2009, 18:52)Che uomo eccezionale! Un' anima innocente e leggiadra, in un corpo trafitto dalla sofferenza. Io propongo "SANTO SUBITO"!!!!!
. -
•Dangerous•.
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... . -
AngyMJ.
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CITAZIONE (MichelleJosephineJackson @ 7/9/2009, 18:52)Che uomo eccezionale! Un' anima innocente e leggiadra, in un corpo trafitto dalla sofferenza. Io propongo "SANTO SUBITO"!!!!!
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Janet Jackson.
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ma questo ragazzo faceva opere non poesie . -
AngyMJ.
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ma che ragazzo.. è un bimbo lui . -
Janet Jackson.
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si.. è vero! . -
the.arbiter.
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io sapevo ke aveva piu di 50 anni xò ne dimostrava 20 XD . -
Trilly Bubbles.
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E' ncredibile la sua anima era una delle più pure che ci fossero sulla terra, ha cercato di insegnarci così tanto, ha sempre ricercato le cose belle, l'amore sempre e comunque!Nonostante la sua grandiosità, il suo talento infinito era così umile...il suo scopo era quello di portare gioia agli altri, non pensandom ai propri dolori!!!Davvero un grande esempio...il mio amore, spero solo di ricordarmi sempre di lui con le mie azioni affinchè la sua vera eredità non vada dimenticata .